domenica 26 dicembre 2010

entusiasmo

il matematico dice che non mi entusiasmo mai, che nessuna nuova città, nessun regalo, nessuna sorpresa è mai abbastanza per suscitare in me la minima emozione.
be' ieri mi sono entusiasmata tantissimo. per cosa? ovviamente per un libro, in particolare per un saggio di filosofia del linguaggio: "la manomissione delle parole" di gianrico carofiglio.
ora, io sono sicura che a quasi nessuno importa del valore performativo delle parole (es: il fatto che scrivere nel testamento "lascio la casa a tizio e la macchina a caio" modifica la realtà, produce conseguenze, così come la frase "sì, lo voglio" pronunciata davanti a una determinata autorità produce degli effetti nella realtà).
che il fatto che due frasi quasi sinonime possano produrre in chi ascolta due immagini completamente diverse dello stesso evento (es. "due auto si sono schiantate" e "due auto si sono scontrate") possa lasciare indifferente la maggior parte delle persone.
però a me queste riflessioni entusiasmano. soprattutto adesso che la mia nuova lingua è il tedesco.
una delle mie citazioni preferite dice "i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo, cioè di tutto ciò che io posso capire pensare ed esprimere". ed è davvero così: il mio mondo a vienna è piccolo, buio, claustrofibico, perché piccola e incerta è la mia conoscenza della lingua di quella città. così ogni nuovo sostantivo, ogni nuovo verbo, ogni aggettivo conquistato, diventa lo strumento per illuminare e rendere più spazioso il mio nuovo mondo.

spero che voi abbiate passato un buon natale, il mio lo è stato davvero.

2 commenti:

Kat in Wien ha detto...

E' proprio il genere che piace a me. E non potrei essere più d'accordo.

la frà ha detto...

Siamo in tre!:)