domenica 22 luglio 2012

editori non a pagamento senza dignità

ho ricevuto ieri su anobii il messaggio, abbastanza maldestro, di un utente che voleva informarmi dell'uscita del suo libro per 0111 edizioni.
(con maldestro intendo che scriveva cose così "è uscito il libro xy di mario rossi, che sarei io" o "l'autore con la sua opera vuole...")
cerco su google e scopro che il suddetto editore non chiede contributi per la pubblicazione, stampa 50 copie e ad esaurimento di questa prima tiratura ne stampa altre 200 e via di seguito. pare una cosa onesta, se non fosse che non ha alcuna distribuzione, non offre alcun servizio di editing e la copertina te la fanno scegliere da un database o la devi procurare tu (questo a detta di chi ha usufruito del servizio di 0111 e ne ha lasciato testimonianza on-line). insomma, gran cura della parte grafica, oltre che di quella redazionale! (spero si colga la sottile ironia)
ecco, a me questo genere di cose fa ribrezzo.
non mi sembra che una pubblicazione del genere abbia più dignità di una pubblicazione a pagamento. e con questo non voglio dire che il libro sia brutto. magari è un libro bellissimo, e l'autore ha pagato di tasca sua un professionale servizio di editing prima di far stampare il libro. ma se davvero fosse così, se davvero il libro fosse un bel libro, perché riservargli un trattamento del genere? perché non cercare un piccolo medio editore di qualità con distribuzione nazionale, invece di un sedicente editore che non ha alcun interesse per i contenuti di quello che stampa?
è vero, è difficile che un manoscritto mandato a un grande editore da un perfetto sconosciuto venga degnato di molta attenzione. ma non è così difficile, se si è bravi, trovare canali privilegiati per far arrivare il proprio testo direttamente sulla scrivania di un editor senza passare dall'anonima pila dei manoscritti. (c'è anche un sacco di gente raccomandata non famosa che arriva con opere brutte sul tavolo dell'editor, ma quella viene cassata piuttosto velocemente, secondo la mia esperienza)
in conclusione. perché pubblicare a tutti i costi, o anche gratis ma a condizioni pessime?

2 commenti:

Dino ha detto...

Per la gloria, la vanita'! Dire ho pubblicato due l... e' figo! Un mio amico e' partito dalla gacetta, scivere alcuni brevi testi per giornali e poi piano piano e' passato al volme, lo hanno cercato gli editori, lui non si e' mosso!!!!!!!!

Splashboom ha detto...

Visto che la tua esperienza ti ha portato a trovare "canali privilegiati per far arrivare il proprio testo direttamente sulla scrivania di un editor" posso chiederti quali sono?

Non che io mi ritenga bravo o meritevole di pubblicazione, però curioso sì.