sabato 30 maggio 2015

quando si diventa qualcosa?

quando si diventa madri? quando si inizia a pianificare una gravidanza? quando l'esito del test di gravidanza è positivo? il giorno del parto? il giorno in cui si adotta un bambino? quando ci si sente pronte per avere un secondo figlio?
quando si è in forma? quando si raggiunge il peso sperato? quando ci si guarda allo specchio e ci si piace indipendentemente da quello che dice la bilancia o l'immagine riflessa? quando dopo essersi ammazzati di addominali-flessioni-squat-trazioni la ciccia è sparita e al suo posto sono emersi dei muscoli? e, nel caso, quanti muscoli devono emergere per essere in forma?
quando si è depressi? quando si è un po' tristi per più di 5 minuti al giorno? quando si piange al pensiero di alzarsi dal letto? quando non si esce dal pigiama per più di tre giorni di fila?

io mi chiedo, quando si diventa scrittori?
a 12 anni - quando ho deciso che sarei diventata scrittrice - mi sembrava un traguardo netto, come la linea d'arrivo dei 100 metri: pubblico un libro, sono scrittore. ora che di anni ne ho 20 in più non lo so. ho vinto dei concorsi, sono autrice di racconti, di un manuale, di un romanzo breve, eppure non mi sento più scrittrice di quando a 12 anni, senza aver scritto nemmeno una favoletta, avevo deciso - leggendo - che il mio mestiere è scrivere.
sembra il paradosso di achille e la tartaruga, più mi avvicino alla tartaruga meno sembra raggiungibile.

quando si diventa qualcosa?

martedì 26 maggio 2015

non un romanzo erotico

esce oggi il mio primo romanzo (breve).
è disponibile solo in ebook - nei soliti siti dove si comprano gli ebook - e nel sito ufficiale dell'editore.

questa la sinossi:

Che fare quando i romanzi erotici che traduci per lavoro non fanno che ricordarti che non hai una vita sessuale? Puoi chiuderti in casa o lasciarti curare da baci che sono meglio di cerotti... ex fidanzato permettendo!

Ester è una traduttrice di romanzi erotici, invaghita da sempre del caporedattore. La sua vita sessuale non potrebbe essere più diversa da quella dei protagonisti dei libri che traduce: è appena stata lasciata dal fidanzato fedifrago e ha l'impressione che là sotto qualcosa abbia smesso di funzionare. Certo, le piacerebbe provarci con il caporedattore, ma la sua vita è andata a rotoli. Per fortuna la sorella Adele la aiuta a sistemare il monolocale minuscolo in cui si è trasferita, a dare una svolta al suo look da sciattona e a ritrovare un po' di autostima. E anche se lasciarsi alle spalle una lunga storia non è facile, Ester proverà a curare le ferite tornando a fidarsi di sé e dell'amore. 

il prezzo, stabilito dall'editore, mi sembra piuttosto alto. quindi voi, miei amati lettori, potrete ricevere il seguito di questo romanzo al prezzo di una recensione. vi basterà inviarmi una mail o un messaggio su FB con il link alla recensione che avete lasciato (su amazon, sul vostro blog, su anobii...) e riceverete in cambio il file con "E VISSERO inFELICI e sCONTENTI".

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mercoledì 20 maggio 2015

la conta

il mio capo vuole che tutto sia contato.
ogni articolo ha il suo numero.
negli espositori ci devono essere:

192 coni wafer 16x12
45 coni a forma di fiore 15x3
30 coni con il bordo cioccolato granella di nocciole 6x5
20 coni giganti 20x1
110 coppette da una pallina 10x11
110 coppette da due palline 10x11
90 coppette da tre palline 10x9
90 coppette da quattro palline 10x9
10 coppette da sei palline 10x1
10 coppette da otto palline 10x1
10 bicchieri per il frappè grande da asporto 10x1
20 bicchieri per il frappè piccolo da asporto 20x1
e poi
15 pacchi di wafer
15 pacchi di cialde cilindriche
15 pacchi di cialde cilindriche al cioccolato
20 box di polistirolo da 3/4 di litro per il gelato da asporto
20 box di polistirolo da 1 litro
8 box di polistirolo da 1 litro e mezzo
8 box di polistirolo da 2 litri

ogni mattina il capo vuole che tutto sia riempito a dovere, a volte lo fa personalmente, a volte lascia fare a noi e poi controlla.
poi verso l'una, quando arriva perfetta, l'addetto al banco, riconta tutto e controlla che i soldi in cassa coincidano con il numero di coni e coppette vendute.
quando va via perfetta verso le 20 il capo riconta tutto di nuovo, e controlla che l'incasso coincida con il venduto.
quando chiude verso le 22 riconta tutto di nuovo e ricontrolla che i conti tornino.
e non capisco per quale motivo lo faccia, se per una forma di autismo o per timore che uno dei suoi dipendenti "lo freghi" e ne approfitti per sottrarre del denaro dalla cassa.

e tutto questo contare è così ridicolo e assurdo agli occhi del collega G che ogni volta che può regala un cono per poi ridere sotto i baffi quando i con(t)i non tornano.
di solito danno la colpa a me, che ho contato male al mattino, quando ho riempito gli espositori.

giovedì 14 maggio 2015

temperatura gelato

secondo il matematico c'è una temperatura per ogni cosa:
per mettere i guanti (5°C)
per mettere la giacca più leggera (da 6 a 15°C)
per mettere la giacca più pesante (da 10°C in giù)
per mettere la maglietta a maniche corte (dai 20°C in su)
per il berretto (dai 10°C in giù)
scaldacollo (7°C)
pantaloni corti (25°C)
sandali (30°C)
e poi c'è la temperatura gelato.
la temperatura gelato è dai 20°C.
oggi che finalmente ho giorno libero e stavo sclerando davanti al computer ho proposto di andare a mangiare un gelato. (sì, lo so che lavoro in una gelateria e il gelato dovrebbe essermi venuto a noia. invece no, non ho mai tempo per godermene uno con calma. ogni tanto rubacchio un cucchiaino, ma non è come gustarsi un cono con calma, seduti, al sole.)
- che temperatura c'è? - ho chiesto.
- 19.7° -  ha risposto il matematico, sempre sintonizzato sul sito wunderground.com
- se ti punto un phon addosso possiamo mangiare lo stesso un gelato?
- facciamo che si approssima per eccesso.
e così siamo andati a mangiare il gelato in un posto in cui il fior di latte si chiama "milchblume"

sabato 9 maggio 2015

la lavastoviglie

da quando ci siamo trasferiti a vienna, abitiamo sempre nella stessa casa, dotata di lavastoviglie.
essendo solo in due e non avendo abbastanza stoviglie non l'abbiamo MAI usata. fino a oggi.
oggi il microlavello era pieno dei piatti accumulati in due giorni e, un po' per pigrizia un po' per la difficoltà logistica di non avere posto per mettere i piatti sporchi insaponati, ho deciso di usare LA LAVASTOVIGLIE.
abbiamo trovato una pastiglia finish calcificata che deve avere almeno 5 anni e che non sapevamo dove mettere, abbiamo infilato le posate nel portaposate pieno di polvere, quando abbiamo chiuso lo sportello lampeggiavano la spia del sale e quella del brillantante.
ora la lavastoviglie è accesa e il matematico ne sta registrando il suono, che si aggiungerà nel suo personale archivio sonoro a quello della lavatrice, del microonde, della caldaia.

mercoledì 6 maggio 2015

pregiudizi infondati

uno pensa che a stare con un matematico si risparmierà di fare i conti.
è per questo che ogni sera, quando torno da lavoro, faccio contare le mance che ho guadagnato al matematico
[per chi non lo sapesse, in austria è d'uso lasciare circa il 10% del totale al cameriere come mancia, o quantomeno arrotondare l'importo. su una consumazione di 10 euro bisognerebbe lasciare 11, ma se avete speso 9 e 60 potete lasciare 10 e il cameriere non vi guarderà male. se invece avete speso 9 e 60, date una banconota da 10 e vi aspettate 40 centesimi indietro... il cameriere vi guarderà con disprezzo, penserà che siete dei taccagni orrendi e la prossima volta vi rovescerà addosso quello che avete ordinato.]
nei tre anni precedenti a questo ho lavorato per datori di lavoro che si tenevano le mie mance. quest'anno invece le mance che guadagno sono mie, tranne il 3% dell'incasso che devo dare al collega che prepara le ordinazioni.
ieri faceva molto caldo e si è lavorato moltissimo, così tanto che il mio contapassi a fine giornata segnava 17 chilometri percorsi, di conseguenza mi aspettavo tantissime mance.
ma dal conto del matematico le mance erano decisamente inferiori alle aspettative e prima di addormentarmi non ho fatto che rimuginare su come fosse possibile.
fino a quando, questa mattina, contandole da me, mi accorgo che il conto del matematico era totalmente sbagliato, che le mie mance erano molto superiori e che tutto era come mi aspettavo.
insomma, il matematico in fondo è un logico, aspettarsi che sappia contare è solo un pregiudizio infondato.

sabato 2 maggio 2015

l'eredità

dopo aver bevuto un generoso bicchiere di frullato banana-fragole mi viene il singhiozzo.
il matematico mi allunga prontamente una confezione di biscotti e dice: - mangiane uno, asciuga.
mentre mastico il biscotto dico: - è morta.
- chi? - chiede lui.
- la persona che per farmi passare il singhiozzo mi ha detto di mangiare un biscotto o un cracker perché "asciuga".
- be', ma è così che funziona. le persone continuano a vivere in chi le ha conosciute attraverso quello che hanno lasciato. e comunque anche se è una stronzata che asciuga, funziona veramente, e la mia qualità della vita è molto migliorata. adesso so che se mi verrà il singhiozzo non dovrò fare nessuna delle cazzate che non funziona tipo trattenere il fiato, tapparmi le orecchie, saltellare su un piede solo. e ogni volta che vedo una discussione su internet su come far passare il singhiozzo sghignazzo.

e a me viene da ridere, e anche un po' da piangere, al pensiero che quel che resta di noi dopo che ce ne saremo andati, è un rimedio per il singhiozzo o poco più.