sabato 13 aprile 2024

just tell them you deserve to be there


il 19 marzo un'amica scrittrice mi ha girato su instagram questo post: kathrine switzer (la prima donna a correre la maratona come atleta registrata) sarebbe stata ospite di "libro aperto" il festival della letteratura per ragazzi di baronissi (SA) il 12 aprile.
subito con l'ufficio stampa ci siamo attivate per capire come fare a far arrivare al festival anche il mio romanzo "un miglio al giorno" che parla proprio di kathrine switzer e che ha la postfazione scritta da lei in persona.
gli organizzatori hanno detto che la libreria collegata al festival avrebbe ordinato delle copie e la cosa poteva finire lì.

INVECE

visto che kathrine switzer è una donna straordinaria, mi ha scritto che sarebbe intervenuta al festival (in collegamento da boston) e mi ha detto che avremmo dovuto fare in modo di esserci col libro. le ho spiegato che avevamo già contattato il festival e la cosa poteva finire lì.

INVECE

visto che kathrine switzer è una donna straordinaria, mi ha scritto di nuovo.
incollo qui sotto la mail perché è così carina che non ci si crede. (sottolineo che lei è a boston perché lunedì ci sarà la maratona, quella cui lei ha partecipato nel 1967 con il pettorale 261 facendo la storia, e ora è indaffaratissima con i preparativi.)



per chi non sa l'inglese: è con grande orgoglio che oggi ho parlato ai ragazzi del festival letterario a cui ho mostrato una copia del tuo libro e tutti si sono entusiasmati perché lo conoscevano già! la persona che presentava ha detto "certo, lo stiamo leggendo". spero lo facciano mia cara silvia, e spero che il prossimo anno ci sari tu tra gli ospiti. digli semplicemente che meriti di esserci. con affetto kathrine

mercoledì 3 aprile 2024

"un miglio al giorno" al premio strega


è uscito l'elenco dei libri proposti al premio strega ragazze e ragazzi. contrariamente allo strega adulti in cui sono "gli amici della domenica" a proporre i libri, qui sono gli editori stessi a mandarli, e ne possono inviare uno per categoria.

il mio editore, per la categoria 11+, ha mandato il mio "un miglio al giorno" che compete con altri 45 libri, pubblicati da editori più grandi e noti, scritti da autori e autrici più grandi e noti.
e non ci sto credendo nemmeno per un secondo che tra i selezionati ci sarà il mio libro. almeno tre volte al giorno guardo gli altri titoli proposti e mi dico "figurati se pigliano il mio invece che [inserire titolo/autore a caso]". 
"del resto un miglio al giorno" è stato candidato dall'editore sia al campiello junior sia al premio bancarellino, e - spoiler alter - non se lo sono filati neanche per sbaglio e non se n'è accorto nessuno, a parte il mio cortisolo.

paradossalmente ho creduto più plausibile vincere un finanziamento di 7.000 dollari a fronte di 1.870 candidature. spoiler alert, non sono entrata nemmeno nella prima scrematura.

anche "maschiaccio e femminuccia" nel 2020 era stato candidato allo strega ragazze e ragazzi, nella categoria 8+ e anche lì nessuno se n'era accorto a parte la mia fame nervosa.

c'è mia cugina che mi ripete che non mi rendo conto. che pochissimi autori e pochissimi libri raggiungono i traguardi che ho raggiunto io coi miei romanzi e a me sembra tutto un po' deludente e anticlimatico, quando invece dovrei essere orgogliosa e felice.

quindi siate orgogliosi e felici per me. almeno fino al 10 aprile, quando scopriremo che nessuno si è accorto di niente. tranne il conto in banca della mia psicoterapeuta.

martedì 26 marzo 2024

altro che maratona

non corro da un mese.
a fine febbraio sono andata a presentare "un miglio al giorno" in una classe di angioletti in provincia di pordenone e loro per ringraziarmi mi hanno attaccato uno di quei malanni inguaribili che solo i bambini portano in giro.
all'inizio pensavo fosse una banale influenza, con molta tosse, ma la questione non si è ancora risolta. da settimane mi porto in giro un dolore al petto per niente trascurabile. il dottore dice che i polmoni sono puliti. che è solo un dolore muscolare.

comunque, quello che nei miei sogni doveva essere il mio picco di forma, il momento in cui avrei corso la mia prima maratona, si è trasformato nel mio colpo di grazia. 

ho corso per più di un anno per almeno tre volte a settimana. adesso non corro da un mese e mi sembra che potrei continuare a non farlo. ci sono runner che se saltano un allenamento o due muoiono per la nostalgia, e poi ci sono io, l'impostora, che sta pensando che ormai potrebbe non correre mai più.





sabato 24 febbraio 2024

running challenge - bagno di realtà

avevo detto che avrei corso la mia prima maratona entro fine febbraio. ma era solo una pia illusione. la verità è che non sono nella condizione fisica né mentale per riuscirci senza farmi male e odiare ogni passo dopo il 25° chilometro. ma forse anche quelli prima.

e voi direte, vabbè, che te frega se non la corri adesso, continua ad allenarti e corrila ad aprile, a maggio. nessuno ti corre dietro e hai il tempo che ti serve per raggiungere lo stato di forma necessario.

ma la vera verità è che non ne ho voglia. non ho voglia di mettere altro tempo e chilometri e allenamento per riuscirci. semplicemente correre una maratona non mi interessa abbastanza. pensavo che mi interessasse, poi mi sono resa conto di quanto impegno davvero richiede e ho capito che lo sforzo da fare è superiore a quello che sono disposta a mettere in campo per raggiungere l'obiettivo.

grazie a chi ha seguito la running challenge fin qui. grazie a chi ha lasciato recensioni
se mai arriveranno davvero a 42, prenderò in considerazione la possibilità di allenarmi come si deve, magari con maggiore criterio e un personal training.

domenica 28 gennaio 2024

come procede la running challenge


è iniziata l'1 novembre con 9km: uno per ogni recensione su amazon al mio romanzo "un miglio al giorno"

la progressione è stata questa:
settimana 1 - 9km
settimana 2 - 13km
settimana 3 - 14km
settimana 4 - 15km
settimana 5 - 15km
settimana 6 - 18km
settimana 7 - 20km
settimana 8 - 20km
settimana 9 - 22km
settimana 10 - 23km
settimana 11 - 24km
settimana 12 - 26km
settimana 13 - 28km


ieri ho corso 28km: 2/3 di maratona.
ho corso piano, mi sono presa diverse pause per camminare durante le quali bere, ciucciarmi i gel, filmare. ho ascoltato un podcast che mi ha tenuta distratta per tutto il tempo - ed è stato tanto - che ci ho messo per portare a casa la distanza. (i piani di allenamento per principianti dicono che non è importante la velocità ma il tempo che passi sulle gambe, l'idea è di abituare le gambe alla fatica)
alla fine mi sono chiesta se davvero mi sento in grado di correre altri 14 km. e la risposta è stata no. ma sono abbastanza testarda da non accettare un no come risposta, quindi si va avanti, ci si affida al processo e si spera. nel mio caso, spero di non farmi male. perché a fare le cose a caso come sto facendo io il rischio di un infortunio è molto alto.
non credo di essere molto brava a trasmettere quanto è faticoso e sfidante, né di quanta voglia di stare sul divano faccia da contrappeso al buttarsi là fuori, nel freddo, per così tante ore. (pensate a una distanza che percorrete abitualmente in macchina, per andare al lavoro o a fare la spesa, e guardate quant'è su google maps. poi confrontatela con i 28km che ho percorso ieri sulle mie gambe)
e la cosa peggiore in assoluto, che fa parte del mio essere in ogni ambito, è l'incapacità di vedere i miei traguardi come tali.



pubblico un libro? ma certo, ho studiato come si fa, mi sono messa a scriverlo, l'ho scritto, ho trovato un editore. è un processo lineare, una questione di azione-reazione: se fai i compiti non può che andare a buon fine. certo, ci saranno delle attese, dei rifiuti - inevitabili - ma agendo su ciò che si può controllare, il risultato è scontato, inevitabile. non è una questione di se, ma di quando.

così con la corsa: se mi alleno con costanza, ovvio che riesco a correre una maratona. se mi allenassi di più e meglio, se mangiassi più frutta e verdura, lo farei anche a una velocità decente. e in questa frase, oltre a non celebrare tutto lo sforzo che sto facendo, mi sto anche colpevolizzando per lo sforzo che dovrei fare e non sto facendo.
correrò una maratona? di sicuro! non è questione di se, ma di quando. e sarà solo la diretta conseguenza delle mie azioni. e sono sicura che al traguardo, invece di dirmi brava per non aver mollato, mi rimprovererò per quanto sono stata lenta.

una delle mie molte psicologhe mi ha detto che a quarant'anni bisogna smettere di incolpare i propri genitori per qualsiasi cosa vada male nella propria vita attuale, tuttavia sono certa che il mio dialogo interiore, tutti i "non sei abbastanza", "non vai bene", "non sei capace", "non ti impegni a sufficienza" siano l'eco di quelli che mi sono sentita dire in famiglia per almeno due decenni.

vorrei dire che sono fiera di me - sia per la pubblicazione che per tutti i km percorsi fin qui, che mi sto godendo il processo, che è tutto molto bello ed entusiasmante, che non vedo l'ora, che voi siete fantastici ad avere lasciato tutte quelle recensioni e che è tutto bellissimo.
ma il mio dialogo interiore dice altro.

voi continuate a leggere e recensire, io continuo a correre. 
dai dai dai.